lunedì 10 maggio 2010

Io e mister P.


Stamattina sono andato in redazione controvoglia. Mal di testa. Freddo nelle ossa. E la bocca impastata dal troppo fumo che ho ingoiato ieri notte. E in più pioveva. Uno schifo sì, ma neanche troppo diverso dal solito. Insomma, arrivo in redazione e cerco P. che poi sarebbe il direttore editoriale di una delle case editrici dove di solito prendo il caffé, ma i ragazzi della redazione mi dicono che è appena uscito. E io m'incazzo perché P. mi ha detto: «Domani 10 e mezza in redazione» e sono le 10 e mezza e io sono in redazione e lui è appena uscito. E m'incazzo perché c'è da incazzarsi no? Anche se poi m'incazzo poco perché lo so dove va P. quando non è in redazione (ed è giorno, se è notte va da un'altra parte ma questa è un'altra storia), va nel bar di fronte a fare colazione con un amaro Lucano e un cornetto alla crema (e lo so che qui ci sono fin troppi indizi per capire chi sia in realtà P.). Quindi anch'io vado nel bar di fronte e infatti lo trovo lì davanti al suo amaro.
«Carissimo!» mi dice come se non sapessi che si stava nascondendo (fino a mezzogiorno mister P. non vuole vedere mai nessuno) e io lo saluto un po' incazzato.
«Com'era? 10 e mezza in redazione?»
«Vuoi un amaro?»
«Prendo un tè e paghi tu».
Va be', la faccio breve, gli propongo un progettino per questo blogolo qui, ecco, e insomma, niente, giusto per comunicarvi che c'è carne al fuoco, state all'erta. Io ve l'ho detto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

uhm Chi sarà? Mi hai incuriosito.
JpS

Blogolo Nel Buio ha detto...

Pazienta Jps, ogni cosa a suo tempo.
:-)

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